EROIDE CONTEMPORANEA

ITA

Progetto selezionato per la Vetrina della Giovane Danza d'Autore 2023 promossa dal Network Anticorpi XL, presentato a Ravenna il 14.09.2023.

Progetto selezionato per il programma ATLAS - create your dance trails del festival ImPulsTanz di Vienna, con supporto alla drammaturgia di Guy Cools e Angelique Wilkie, presentato come work in progress in agosto 2022 a Vienna.

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Nero su bianco. Parole cancellate. Un mittente, un destinatario. Un corpo solo e solitario. 
Le Eroidi sono una raccolta di lettere scritte da Ovidio tra il 15 a.C. e il 5 d.C. Ventuno eroine del mito classico scrivono, chi con rabbia, rassegnazione, dolcezza o dolore, ai loro amati che, per una ragione o per l’altra, le hanno abbandonate. Nell’ingombrante e gelida assenza del destinatario, ogni lettera è l’espressione della lotta di queste donne, messe davanti a un destino che si compie loro malgrado. 
Adottando il modello ovidiano, Massimo Monticelli compone qui una sua eroide danzata. Attraversando un frammento di vita, questa lettera diventa l'occasione per raccontare l’assenza, sospendere il tempo, tentare un incontro impossibile e infine interrogarsi, soli, su chi si è e su che cosa resta. 

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ENG

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Project selected for the Vetrina della Giovane Danza d'Autore 2023 promoted by the Network Anticorpi XL, presented in Ravenna il 14.09.2023.

Project selected for the ATLAS - create your dance trails program of the ImPulsTanz festival in Vienna, with dramaturgical support by Guy Cools and Angelique Wilkie, presented as a work in progress in August 2022 in Vienna.

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Black on white. Words crossed out. One sender, one receiver. One lonely, solitary body.
The Heroides are a collection of letters written by Ovid between 15 BC and 5 AD. Twenty-one heroines of classical myth write, with anger, resignation, sweetness or sorrow, to their beloveds who, for one reason or another, have abandoned them. In the cumbersome and icy absence of the addressee, each letter is an expression of the struggle of these women, placed before a fate that is fulfilled in spite of themselves.
Adopting the Ovidian model, Massimo Monticelli composes his own danced heroid. Traversing a fragment of life, this letter becomes an opportunity to recount absence, suspend time, attempt an impossible encounter and finally question, alone, who one is and what remains.